Scopriamo insieme gli apparecchi acustici endoauricolari.
Gli apparecchi acustici endoauricolari esistono da moltissimi anni. Essi vengono costruiti da un tecnico specializzato che sulla base del calco del condotto uditivo rilevato al paziente, costruisce su indicazione dell’ audioprotesista, un guscio in resina.
All’ interno di questo guscio in resina il tecnico porrà nel miglior modo possibile, tutte le componenti elettroniche necessarie al corretto funzionamento della protesi acustica.
Per decenni gli endoauricolari, classificabili in diverse categorie a seconda della porzione di condotto uditivo occupato, hanno fatto la parte del leone nel panorama degli apparecchi acustici mondiale.
Perchè succedeva questo? Succedeva perchè di fatto, essendo l’ audioprotesista costretto ad utilizzare i retroauricolari con una chiocciola acustica, l’ effetto occlusione del condotto uditivo era nella maggior parte delle volte il medesimo che utilizzando un apparecchio acustico endoauricolare.
Ma nel momento in cui gli apparecchi retroauricolari hanno subito un’ evoluzione tale da portarli al montaggio open fitting, e questo è successo negli ultimi vent’ anni, gli endoauricolari sono stati pian piano usati in modo più cauto, visto che dal punto di vista audiologico avevano sempre dimostrato maggiori difficoltà di adattamento a causa degli svantaggi intrinseci a questo tipo di costruzione e che vedremo più avanti.
Ma forse ci troviamo di fronte ad una nuova rivoluzione per gli endoauricolari, e vedremo perchè tra breve.
Protesi acustiche ITE
Questi dispositivi hanno fatto la storia del mondo dell’ audioprotesi. E forse continueranno a farla. Purtroppo però, la lunghezza di costruzione e la difficoltà di creare canali di ventilazione elevati, non hanno mai fino in fondo risolto il problema dell’ autofonia e dell’ occlusione auricolare.
La nuova rivoluzione. Gli endoauricolari IIC ( Invisible Into the Canal, ossia Invisibili dentro il Condotto ).
probabilmente dalle immagini avrete già capito perchè forse, ci troviamo di fronte ad una nuova rivoluzione nel mondo degli apparecchi acustici endoauricolari. La tecnologia di miniatutizzazione e le tecniche di stampa 3d dei gusci hanno reso possibile andare a creare apparecchi acustici endoauricolari così piccoli da poter essere inseriti in profondità nel condotto uditivo.
Al tempo stesso, la profondità e vicinanza al timpano, sommata alla lunghezza ridotta della costruzione, fanno sì che i canali di ventilazione risultino molto più performanti eliminando, o riducendo drasticamente, l’ effetto occlusione e l’ autofonia tipica delle protesi acustiche endoauricolari.
Vantaggi.
- semplicità d’ uso
- facilità nell’ indossarli
- invisibilità assoluta
- direzionalità garantita dalla naturalezza del condotto uditivo
- minor possibilità di smarrimento
Svantaggi.
- minor robustezza dei circuiti elettronici
- possibile effetto occlusione
- impossibilità di sfruttare il bluetooth e lo streaming acustico
- necessità dell’ invio al laboratorio per ogni modifica sul guscio